Trasferta di lavoro
Indennità di trasferta dirigenti industria
Valerio Gay
Team lead - Account manager
Aggiornato il
Anche i dirigenti aziendali, in qualità di dipendenti subordinati, hanno diritto a ricevere un rimborso per l’attività lavorativa svolta occasionalmente lontano dalla sede ordinaria stabilita dal contratto di assunzione. Si configura in questo caso la fattispecie dell’indennità di trasferta dirigenti industria disciplinata sul versante del quadro normativo, delle tipologie e delle procedure di rimborso illustrate più avanti.
Sommario
Indennità di trasferta dirigenti industria: quadro normativo
L’articolo 2094 del Codice civile delinea il concetto di prestatore di lavoro subordinato, cui appartiene anche il dirigente d’industria, nonostante possieda ruoli, capacità e professionalità differenti rispetto a quadri, operai e impiegati d’impresa. Hanno maggiore autonomia ma anche ulteriori responsabilità legate al futuro dell’azienda in base all’assunzione di decisioni strategiche nell’interesse della stessa.
È il Contratto Dirigenti Industria che elenca i diritti e i doveri dei dirigenti d’azienda. Chi di loro svolge le proprie mansioni lavorative in maniera transitoria e temporanea presso una sede differente rispetto a quella abituale, ha diritto all’indennità di trasferta dirigenti industria per un importo diverso rispetto a quello previsto per i comuni dipendenti.
Tale indennità non va confusa con quella prevista per altre categorie contrattuali come l’indennità di trasferta CCNL commercio e l’indennità di trasferta metalmeccanici. Sul fronte generale dell’imponibilità, si consiglia invece di consultare la sezione specifica sulla tassazione indennità di trasferta.
Indennità di trasferta dirigenti industria: tipologie di rimborso
Il dirigente d’azienda è tenuto a ricevere il rimborso delle spese sostenute in trasferta allo stesso modo dei dipendenti. I costi, opportunamente documentati e inclusi in una nota spese, sono i seguenti.
- Spese di vitto e alloggio: ossia costi di ristorazione con spese di rappresentanza escluse, e costi di soggiorno presso strutture ricettive incluse tasse di soggiorno.
- Spese di varia natura: come lavanderia o altre piccole spese sostenute in trasferta.
- Spese per rimborsi chilometrici, in caso di mezzo proprio; entra in gioco in questo caso la preziosa carta carburante che semplifica la gestione.
- Spese di viaggio per biglietti di treni, aerei, bus extraurbani, traghetti e costi come taxi, trasporto pubblico urbano, car sharing, pedaggi e parcheggi.
Con l’art. 10 del decreto legge 21 novembre 2015 sono state introdotte le norme di semplificazione fiscale in materia di spese dei professionisti dirigenti che hanno delineato importi e disciplina. Al dirigente in trasferta si riconosce un importo aggiuntivo in cifra fissa per rimborso spese non documentabili pari a 85 euro, anche per periodi uguali o superiori a 12 ore e fino a due settimane.
Gli importi erogati a titolo di spese non documentabili non concorrono alla retribuzione mentre per trasferte superiori a due settimane o trasferte di missione all'estero, valgono gli accordi tra azienda e dirigente. A tal proposito, sul fronte lavoro transitorio oltre i confini nazionali, è utile approfondire la tematica dell’indennità di trasferta estero.
Indennità di trasferta dirigenti industria: procedure di rimborso
L’indennità di trasferta dirigenti industria è corrisposta secondo le procedure di rimborso analitico, forfettario o misto.
- Rimborso analitico. Consiste nel rimborso delle spese effettivamente sostenute e attestate dai giustificativi fiscali. Sono rimborsabili, in esenzione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, le spese di viaggio, trasporto, vitto e alloggio. Escluso da imposizione il rimborso di spese ulteriori non documentabili come lavanderia, telefono, parcheggio, mance e così via fino ad un massimo giornaliero di 15,49 euro per trasferte in Italia e 25,82 euro all’estero.
- Rimborso forfettario. Consiste nel rimborso di una diaria giornaliera in misura fissa, esente da imposta sul reddito delle persone fisiche fino ad un massimo di 46,48 euro al giorno per trasferte in Italia e di 77,47 euro all’estero. Per importi superiori, l’eccedenza è sottoposta a tassazione. Se al dirigente sono rimborsate, oltre alla diaria, anche le spese con giustificativi, i rimborsi sono imponibili, ad eccezione di spese di viaggio e trasporto.
- Rimborso misto. Consiste nel rimborso al dirigente sia dell’indennità di trasferta fissa sia del rimborso analitico delle spese, con franchigie di rimborso spese forfettario di 46,48 euro e 77,47 euro, ridotte di 1/3 qualora il rimborso riguardi spese di vitto o alloggio e di 2/3 per spese di vitto e alloggio.
Conclusioni
La gestione delle indennità di trasferta dirigenti industria può diventare complessa sul profilo operativo, contabile e della liquidazione finale al punto da rendere opportuna la creazione di una travel policy aziendale condivisa con tutti i dipendenti per minimizzare gli errori da entrambe le parti: lavoratori e impresa.
L’altro problema che si profila comunemente all’orizzonte riguarda la compilazione della nota spese. La compilazione manuale implica infatti inesattezze frequenti, duplicati errati, cifre sbagliate e voci non contemplate dalla travel policy o dalla normativa. Possono addirittura crearsi gravi conflittualità quando il reparto aziendale deputato ai controlli richiami il dirigente per errori di compilazione, mettendo in discussione il prestigio e la professionalità dei dirigenti stessi.
Problemi e conflittualità possono essere risolti attraverso l’automatizzazione dei processi di compilazione e approvazione in modo che ogni voce di spesa erronea venga respinta automaticamente.
Le prepagate nominali corporate come la carta corporate Mooncard permettono di automatizzare la gestione di spese e rimborsi accettando e rifiutando in tempo reale le voci di costo sostenute dal dipendente subordinato o, in questo caso, dal dirigente aziendale. Gli altri vantaggi riguardano la digitalizzazione di documenti e giustificativi fiscali, l’automatizzazione dei processi contabili, la semplificazione dei controlli e la riduzione generale dei margini di errore sotto tutti i punti di vista.
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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare
- Al dirigente d’azienda spetta il rimborso spese di trasferta per costi di viaggio, vitto, alloggio, spese chilometriche e talune voci per spese di varia natura.
- Si riconosce un importo fisso ulteriore per rimborso spese non documentabili di 85,00 euro, anche per periodi non inferiori a 12 ore e fino a due settimane.
- L’indennità di trasferta dirigenti industria è corrisposta con la tipologia di rimborso analitico, forfettario o misto.
Valerio Gay
Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.