Spese aziendali
Le spese non imponibili per aziende e professionisti
Valerio Gay
Team lead - Account manager
Aggiornato il
Le spese non imponibili rappresentano una categoria di costi che competono ad aziende e professionisti connesse allo svolgimento della propria attività professionale. In virtù della non imponibilità non sono soggette ad alcun tipo di tributo. Nei prossimi paragrafi verranno illustrate in maniera sintetica le principali categorie di spese non imponibili e le soluzioni digitali Mooncard per la loro gestione.
Sommario
Spese non imponibili: definizione e contesto
Marche da bollo, diritti di segreteria, beni ceduti a titolo gratuito, sconti, abbuoni, imposte e spese generiche sostenute per l’esecuzione di un mandato: sono queste le principali spese non imponibili anticipate in nome e per conto del cliente e addebitate in fattura nei suoi confronti. Si definiscono non imponibili in quanto sono esenti da IVA, purché siano regolarmente documentate.
L’articolo che disciplina questa categoria di spese è il numero 15 del D.P.R. 633/72. Nello specifico, le spese anticipate in nome e per conto del cliente non sono imponibili IVA quando l’anticipazione è una mera movimentazione finanziaria effettuata dalla persona fisica in qualità di rappresentante.
Spese non imponibili secondo l’art. 15 DPR 633/72
Le spese non imponibili, definite anche spese esenti, sono anticipate da un’azienda o da un professionista in nome del cliente per svolgere la propria attività lavorativa. Si tratta quindi di importi che, in ultima istanza, vengono restituiti dal cliente. Sono anche definite spese anticipate o, in caso di questioni di natura penale, somme dovute a titolo. Non rappresentano un compenso per il professionista o per l'azienda e pertanto sono escluse dalla base imponibile IVA.
Più in particolare, le seguenti categorie incluse nel D.P.R. 633/72 all’articolo 15 non contribuiscono alla formazione della base imponibile:
- Gli importi dovuti a titolo di interessi moratori o di penalità dovuti a ritardi o ad altre irregolarità nell’adempimento degli obblighi del committente o del cessionario.
- Il valore normale dei beni ceduti in forma di sconto, premio o abbuono secondo le condizioni contrattuali originarie, ad eccezione dei beni la cui cessione è sottoposta ad aliquote IVA più alte.
- Gli importi dovuti in forma di rimborso delle anticipazioni eseguite in nome e per conto della controparte a patto che siano regolarmente documentate.
- Le somme relative ad imballaggi e recipienti a patto che sia stato espressamente concordato il rimborso del reso.
- Gli importi dovuti a titolo di rivalsa IVA. Non vengono considerate le somme addebitate al cedente o al prestatore a titolo di penalità in caso di ritardi o di altre irregolarità durante l’esecuzione del contratto.
Le spese non imponibili si distinguono dalle operazioni imponibili per via di tre criteri fondamentali che definiscono queste ultime: il presupposto oggettivo (operazione definibile come cessione di bene o servizio), il presupposto soggettivo (operazione eseguita nell'esercizio di impresa, professione o arte) e il presupposto territoriale (operazioni effettuata in Italia).
Conclusioni
Spese non imponibili, spese esenti, spese anticipate e spese di rappresentanza sono alcune delle principali categorie di esborsi che spettano in alcuni casi ad aziende e liberi professionisti per lo svolgimento della propria attività professionale. La loro amministrazione sul piano contabile presuppone il possesso di competenze specifiche da parte del capitale umano che se ne occupa e la conoscenza di software gestionali per il calcolo, la rendicontazione e l’archiviazione.
La complessità di gestione delle spese sul piano contabile rappresenta uno dei problemi principali per i reparti d’impresa impiegati in questa attività. Imprecisioni e omissioni sono criticità comuni a quasi tutte le aziende e la corretta rendicontazione è fondamentale per non impattare negativamente sulla redditività d’impresa. Quello che occorre è quindi uno strumento di facile utilizzo che permetta di semplificare la gestione operativa e contabile di tutti questi processi.
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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare
- Le spese non imponibili sono quelle anticipate dall’azienda o dal libero professionista in nome e per conto del cliente, addebitate in fattura nei suoi confronti. Si definiscono tali in quanto sono esenti da IVA. Vengono anche definite spese anticipate o, per questioni penali, somme dovute a titolo.
- Le principali categorie di spese ascrivibili a questa categoria sono: marche da bollo, diritti di segreteria, beni ceduti a titolo gratuito, sconti, abbuoni, imposte e spese generiche sostenute per l’esecuzione di un mandato.
- Le spese non imponibili si distinguono dalle operazioni imponibili per il presupposto oggettivo (operazioni ascrivibili a cessioni di beni o servizi), soggettivo (operazioni eseguite nell'esercizio d’impresa, della professione o di attività artistiche) e territoriale (operazioni eseguite entro i confini nazionali).
Valerio Gay
Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.