Spese aziendali
Capitale sociale S.p.A.: pro e contro della Società per Azioni
La Società per Azioni è il simbolo della società di capitali per eccellenza. Quando un'azienda ha in serbo un progetto importante, per il quale ha pianificato ingenti investimenti, la scelta della forma societaria è molto semplice: si opta (quasi) sempre per una Società per Azioni. La soglia minima per il capitale sociale della S.p.A. è consistente: parliamo di 50.000 € suddivisi in azioni. Il capitale è anche la maggior tutela per i soci, che godono di responsabilità limitata verso le obbligazioni sociali.
D'altro canto, la S.p.A. soffre di alcuni svantaggi che derivano proprio dalla sua articolazione: una maggiore complessità a livello burocratico, costi di gestione più alti e l'appartenenza al regime contabile ordinario, che porta con sé una tassazione più pesante.
Sommario
Capitale sociale S.p.A.: minimo abbassato a 50.000 €
Fino a pochi anni fa, il minimo capitale sociale che una S.p.A. era tenuta a conferire in fase di costituzione era di 120.000 €. Una cifra così elevata, però, spingeva spesso le nascenti imprese a preferire una forma societaria più accessibile, per esempio la SRL. Proprio per facilitare la nascita di un maggior numero di Società per Azioni, grazie al cosiddetto decreto competitività (che modifica l'art. 2327 del Codice civile), dal 25 giugno 2014 la soglia minima per il capitale sociale della S.p.A. è stata abbassata a 50.000 €.
Il conferimento del capitale è così regolato:
- ¼ del capitale di partenza, quindi una somma pari a 12.500 euro, deve essere depositato subito in banca;
- se il socio è unico, invece, il capitale va versato subito per intero;
- i soci non possono sottoscrivere prestazioni d'opera, ma solo denaro o beni in natura;
- il conferimento di beni in natura richiede una valutazione preliminare da parte di un perito, incaricato di stabilire precisamente il valore di tali beni.
Non esiste, invece, una soglia massima: ciò significa che l'aumento del capitale è un'operazione straordinaria legalmente accettata.
Capitale sociale S.p.A. suddiviso in azioni
Una delle caratteristiche che contraddistinguono una S.p.A. è la suddivisione del capitale sociale in azioni. Ogni azione non è altro che la quota di partecipazione di un socio, e può essere trasferita in maniera del tutto libera. Il loro valore nominale può essere nullo oppure determinato; in questo secondo caso, viene dichiarato all'interno dell'atto costitutivo.
Emettere materialmente le azioni è una pratica tradizionale e, un tempo, molto comune, tuttavia non è davvero necessaria ai fini del capitale sociale della S.p.A. Ecco perché, spesso, le azioni non vengono emesse sotto forma di documento cartaceo, ma solo tramite il loro corrispettivo virtuale.
Capitale sociale S.p.A. e responsabilità dei soci
Un'altra delle caratteristiche della Società per Azioni è il fatto che la responsabilità dei soci sia limitata. Ciò significa che, in caso di debiti o perdite, il patrimonio che viene toccato per primo è il capitale sociale della S.p.A., e secondariamente le riserve della società.
I soci sono invece tutelati: non sono tenuti a rispondere delle obbligazioni con il loro patrimonio personale, né a prestare soldi alla società.
Il caso limite è rappresentato dal fallimento societario a cui, appunto, non corrisponde il fallimento del socio o dei soci; semplicemente, i soci perdono il valore delle azioni, e con esse il denaro o i beni sottoscritti per il capitale iniziale.
Capitale sociale S.p.A., spese iniziali e costi di gestione
Quanto costa, allora, aprire una S.p.A.? E quanto mantenerla negli anni? Nei costi da mettere in conto per aprire e per gestire una Società per Azioni, ci sono diverse voci:
Capitale sociale S.p.A.
Innanzitutto, bisogna mettere in conto il conferimento del capitale sociale iniziale. Come dicevamo, è obbligatorio per legge versare almeno 12.500 euro in banca all'atto di costituzione della società. Se il socio è unico, deve obbligatoriamente versare subito 50.000 euro.
Costi iniziali
Tra i costi iniziali legati all'apertura della S.p.A., ci sono poi:
- l'Onorario del notaio, che ha il compito di redigere e firmare l'atto costitutivo (tra i 1500 e i 2000 euro);
- l’Onorario del commercialista;
- l'imposta di bollo (circa 150 euro);
- l'imposta di registro (circa 200 euro);
- l'iscrizione al Registro delle Imprese (circa 100 euro);
- varie marche da bollo;
- la vidimazione dei libri contabili.
Costi di gestione
Tra i costi di gestione, ossia spese annuali, rientrano infine:
- il commercialista, la cui parcella varia da 1000 a 1500 euro all'anno;
- la tassa da versare annualmente per rimanere iscritti al Registro delle Imprese, pari a circa 200 euro.
Capitale sociale S.p.A.: regime contabile
Diversamente da ogni altra forma societaria (sia essa una SRL semplificata, una SNC o una SAS), le Società per Azioni rientrano nel regime contabile ordinario, il più complesso e soggetto a una tassazione elevata.
Stando alle norme che regolano questo regime, le S.p.A. devono tenere i libri contabili in cui sia minuziosamente descritta e registrata tutta l'attività dell'impresa. I libri contabili sono vari e numerosi: libro giornale, libro degli inventari, libro dei soci, libro delle decisioni dei soci e libro delle decisioni degli amministratori.
La contabilità si fa, così, farraginosa. Un supporto alla semplificazione della gestione contabile di una S.p.A. viene dalle soluzioni aziendali Mooncard. Scegliendo una carta di pagamento Mooncard, una S.p.A. può godere di diverse opzioni di tracciamento dei pagamenti e delle attività, di automatizzazione delle operazioni, di digitalizzazione delle pratiche, di archiviazione automatica dei documenti. Il tutto integrato con i gestionali aziendali.
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Per concludere: 3 concetti chiave
- Le S.p.A. sono le società di capitali per eccellenza. Investire nel capitale sociale di una S.p.A. significa optare per la forma societaria più indicata per i grandi investimenti.
- Costituire una S.p.A. porta con sé dei vantaggi notevoli. Innanzitutto, la soglia minima per il capitale sociale della S.p.A. è fissata a 50.000 euro, di cui solo il 25% deve essere conferito immediatamente all'atto di costituzione della società. Il capitale viene poi diviso in azioni, e ogni socio ha una responsabilità limitata nei confronti delle obbligazioni sociali: a fallire è la società, non il singolo socio.
- D'altra parte, optare per una S.p.A. comporta anche alcuni svantaggi economici: dagli elevati costi di apertura e di gestione, passando per una tassazione gravosa, fino a una contabilità oltremodo complessa.