IVA
Regime IVA : la guida completa
Valerio Gay
Team lead - Account manager
Aggiornato il
Per regime IVA si intende un regime fiscale e contabile relativo ai detentori di partita IVA, ovvero società di persone o liberi professionisti. Norme, documenti, obblighi e agevolazioni: un sistema complesso rivolto a imprese o persone fisiche che svolgono in maniera indipendente o meno la propria attività lavorativa.
La fattispecie è disciplinata dal codice civile che non solo definisce le procedure di calcolo del reddito di esercizio, funzionale alla compilazione del bilancio e alla successiva dichiarazione dei redditi, ma distingue anche forme di regimi speciali con obblighi fiscali e documentali differenti: oltre al regime IVA ordinario figurano quindi il forfettario e quello semplificato.
Sommario
Regime IVA ordinario
Il regime IVA ordinario, anche definito come regime di contabilità ordinaria, è rivolto ai contribuenti autonomi inquadrati per legge come società di persone o imprese individuali. Il volume di affari non incide sulla fattispecie. Tuttavia la normativa in materia stabilisce dei vincoli relativi al fatturato.
Per legge è obbligatorio il regime di contabilità ordinaria, o regime IVA ordinario, nel caso in cui il volume dei ricavi sia superiore a 400 mila euro per il settore servizi, oppure superiore a 700 mila euro per le categorie rimanenti. Nel caso in cui vengano svolte ambedue le attività, verrà considerata quella che genera i maggiori introiti.
Il regime IVA ordinario si distingue per una tassazione progressiva caratterizzata da aliquote IRPEF che aumentano in funzione del reddito e di cinque scaglioni: 23% fino a 15 mila euro; 27% per redditi tra i 15.001 e 28 mila euro; 38% tra 28.001 e 55 mila euro; 41% tra 55.001 e 75 mila euro; 43% in caso di redditi maggiori a 75 mila euro.
Non è contemplata una durata massima per quanto concerne la durata dell’applicazione ma, sul piano documentale e fiscale, i contribuenti autonomi sono tenuti a gestire e archiviare correttamente una serie di scritture contabili: il libro giornale, il libro degli inventari, i registri dell’IVA, dei beni soggetti ad ammortamento e tutti gli altri libri previsti dalla normativa nei casi specifici.
Regime IVA forfettario
Destinato a persone fisiche di ogni età, imprese individuali, liberi professionisti e lavoratori autonomi. Il primo fondamentale requisito di accesso al regime IVA forfettario riguarda la residenza. Il secondo, la fattispecie dei costi e dei ricavi. Le persone fisiche devono innanzitutto essere residenti in Italia e i ricavi annuali non possono sforare i limiti di legge relativi al proprio comparto lavorativo che è possibile desumere dal Codice ATECO.
In tema di costi e ricavi, i compensi delle persone fisiche non possono superare i 65.000 euro all'anno; i redditi da lavoro dipendente e similari subiscono un tetto massimo di 30.000 euro annui; impiegati e/o collaboratori non possono superare i 20.000 euro annui.
Ulteriore requisito di accesso al regime IVA forfettario riguarda il mancato esercizio di attività professionali nei cinque anni precedenti alla data di apertura della partita IVA. Chiunque non sia stato coinvolto in attività di impresa a titolo individuale sarà sottoposto all’applicazione di una imposta sostitutiva IVA e IRPEF pari al 5% valida per i successivi cinque anni. Sale al 15% dal sesto. L’esercizio dell’attività lavorativa nei cinque anni precedenti comporta immediatamente un’aliquota IVA del 15%.
Ulteriore beneficio del regime IVA forfettario è la franchigia IVA che esonera il lavoratore dall’imposta sui compensi ricevuti e implica tariffe inferiori al 22% degli altri regimi fiscali con prezzi sensibilmente più competitivi. Sul fronte delle agevolazioni burocratiche manca l'obbligo di registrazione di fatture, studi di settore e note spese.
L’imposta sul valore aggiunto si applica al prodotto tra ricavi e coefficiente di redditività, cui andranno sottratti gli importi dei contributi previdenziali già versati dal lavoratore. Per i ricavi si fa riferimento al fatturato mentre il coefficiente di redditività cambia in base all’attività economica: è definito per legge dal Codice ATECO. La procedura è finalizzata a stimare costi e reddito lordo, sul quale si applica l’IVA.
Regime IVA semplificato
Il regime IVA semplificato, anche definito come regime di contabilità semplificata, è rivolto ai contribuenti autonomi, come imprese individuali, e alle aziende costituite in forma di società di persone. Come i precedenti regimi prevede requisiti di accesso, caratteristiche principali e un periodo di applicazione.
L’accesso al regime contabile semplificato è subordinato ai ricavi dell’attività lavorativa. Come per quello ordinario, il volume dei ricavi non deve essere superiore a 400 mila euro per il settore servizi e non deve superare i 700 mila euro per le altre categorie coinvolte nella produzione di beni.
Per caratteristiche principali si intendono le scadenze specifiche di questo regime contributivo, che impone il versamento dell’IVA con cadenza trimestrale. In altri termini, i soggetti che scelgono il regime IVA semplificato sono tenuti a versare gli importi dell’imposta sul valore aggiunto entro il sedicesimo giorno del secondo mese successivo alla fine di ogni trimestre. Per semplificare: 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16 febbraio.
Infine, il periodo di applicazione del regime di contabilità semplificata si può considerare inesistente in quanto l’unica condizione valida è quella dei ricavi, i cui importi limite non devono essere superati.
Conclusioni
Ordinario, forfettario o semplificato: qualunque sia il regime e il lavoratore, libero professionista o società di persone, ogni fattispecie è sottoposta alle procedure di dichiarazione IVA, detrazione IVA e liquidazione IVA. Procedure contabili e fiscali complesse quanto quelle di gestione che riguardano l’amministrazione aziendale delle imprese in senso stretto. Soprattutto sul piano dei costi legati ai dipendenti.
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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare
- Per regime IVA si intende un sistema fiscale e contabile per società di persone o liberi professionisti che svolgono la propria attività lavorativa.
- La normativa definisce tre regimi con obblighi fiscali e documentali differenti: regime IVA, forfettario e semplificato.
- Ogni regime si distingue per limiti e obblighi fiscali in termini di soggetti coinvolti, documenti contabili obbligatori, fatturato, aliquote IVA e IRPEF.
Valerio Gay
Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.