IVA
Tutto sulle sanzioni IVA
Valerio Gay
Team lead - Account manager
Aggiornato il
Omissione, ritardo, ravvedimento operoso, integrazione e importi delle sanzioni IVA. Nei prossimi paragrafi sono illustrati gli spetti essenziali che riguardano i contribuenti nel caso in cui la dichiarazione IVA annuale avvenga oltre i tempi stabiliti dalla normativa, ossia oltre la scadenza prevista per legge.
Sommario
Sanzioni IVA: contesto generale
Le sanzioni IVA si applicano per via del mancato pagamento dell’imposta da parte del contribuente. Si configura quindi un reato vincolato al dolo e in quanto tale sanzionabile. Il reato si concretizza istantaneamente allo scadere del termine ultimo per procedere al pagamento.
Le sanzioni, tuttavia, non si applicano se la dichiarazione IVA viene consegnata entro 90 giorni dalla regolare scadenza. Per il 2022 la data fissata è quella del 29 luglio. La normativa prevede invece due fattispecie e, complessivamente, cinque importi di sanzioni illustrate nei paragrafi successivi qualora il contribuente contravvenga alla legge.
Le fattispecie sono quelle dell’omissione e del ritardo nella consegna della dichiarazione IVA (sanabile tramite ravvedimento operoso). La normativa stabilisce i casi di esenzione della dichiarazione IVA per cui non sono correlate alcun tipo di sanzioni.
Sanzioni IVA in caso di omissione
Le sanzioni IVA per mancata presentazione della dichiarazione sono pari al 120% o al 240% del valore totale dell’imposta. L’importo minimo base della stessa non può essere inferiore a 250 euro. Valore massimo: 1.000 euro. Secondo il D.Lgs. 471/1997, che disciplina alcuni aspetti dell’omesso versamento IVA, se la dichiarazione omessa è consegnata entro la scadenza di invio relativa al successivo periodo di imposta e prima dei controlli dell’Agenzia delle Entrate, la sanzione va da un minimo di 60% ad un massimo del 120% con importo minimo di 200 euro.
Sanzioni IVA in caso di ritardo
Le sanzioni IVA in caso di ritardo, ossia invio della dichiarazione entro i 90 giorni previsti dalla normativa, possono essere ridotte attraverso il ravvedimento operoso per cui l’importo della sanzione è ridotto e uguale a 25 euro, vale a dire la decima parte della sanzione ordinaria. La procedura prevede l’utilizzo del modello F24 e attraverso l’apposito codice 8911.
Sanzioni IVA: integrazione
L’integrazione IVA della dichiarazione può essere presentata entro, e oltre i 90 giorni dalla scadenza, delineando così due scenari differenti, fermo restando che i soggetti abilitati all’invio di suddetta dichiarazione siano i contribuenti che abbiano provveduto alla presentazione della dichiarazione originaria, incluse le dichiarazioni inviate entro 90 giorni dal termine di scadenza.
Nel primo caso (entro i 90 giorni), le sanzioni IVA previste dalla normativa sono organizzate nel modo seguente: da 250 euro fino a 2.000 per errori non rilevabili dai controlli automatizzati (errori sanabili tramite ravvedimento operoso); 30% del non versato per errori non rilevabili da controlli automatizzati o formali.
Nel secondo caso (oltre i 90 giorni), le sanzioni IVA sono del 90% della maggiore imposta dovuta, se la dichiarazione viene presentata per la correzione di errori non rilevati tramite controllo formale, oppure si applica una sanzione per omissione del versamento in caso di errori rilevabili tramite controllo.
Conclusioni
In genere i processi contabili aziendali sono estremamente complessi. Il mero calcolo analitico deve rispettare la normativa di riferimento in tutti i suoi aspetti, evitando omissioni o ritardi e relative sanzioni IVA che, in alcuni casi, possono raggiungere importi considerevoli al punto da impattare negativamente sulla redditività d’impresa e sull’andamento economico dell’attività professionale.
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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare
- Sanzioni IVA per mancata presentazione della dichiarazione: 120% o 240% del valore totale dell’imposta. In altri casi (vedi paragrafo omissione) la sanzione va dal 60% al 120% con importo minimo di 200 euro.
- Le sanzioni per ritardo possono essere ridotte tramite ravvedimento operoso: l’importo della sanzione è ridotto, e uguale, a 25 euro, vale a dire la decima parte della sanzione ordinaria.
- L’integrazione IVA della dichiarazione può essere presentata entro i 90 giorni e oltre i 90 giorni dalla scadenza, a patto che i contribuenti abbiano provveduto alla presentazione della dichiarazione originaria.
Valerio Gay
Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.