IVA
Dichiarazione IVA 2023 : cosa devi ricordare
Valerio Gay
Team lead - Account manager
Aggiornato il
Titolari di partita IVA, entrate e uscite fiscali, calcolo delle imposte. Sono le parole chiave della cosiddetta dichiarazione IVA attraverso la quale i contribuenti possono capire quale sarà il debito oppure il credito IVA nei confronti dell’Erario, necessario poi alla successiva liquidazione dell’IVA o al rimborso della stessa.
Nei prossimi paragrafi sono illustrati i concetti essenziali della disciplina: definizione e documento sottostante, soggetti coinvolti ed esenti, tempistiche e modalità di presentazione del modello unico all’Agenzia delle Entrate, dichiarazione IVA integrativa e ultime novità 2023 come conseguenza di alcuni cambiamenti di contesto.
Sommario
Dichiarazione IVA: definizione
Per dichiarazione IVA si intende il modello con il quale i contribuenti detentori di partita IVA sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni passive e attive effettuate nell’anno precedente a quello in cui la stessa viene presentata. In alcuni casi è fondamentale anche per accedere ai cosiddetti regimi semplificati.
Tale documento di natura contabile e fiscale consente quindi di procedere alla liquidazione dell’IVA riferita al credito o al debito d’imposta. Viene inviata in via telematica all’Agenzia delle Entrate tramite intermediari abilitati come studi commercialisti ma anche CAF.
Dichiarazione IVA: soggetti coinvolti
I soggetti coinvolti nella trasmissione della dichiarazione IVA sono i possessori di partita IVA che gestiscono attività d’impresa in ogni forma giuridica, in lavori artistici e ambiti professionali anche in modalità associativa. Inclusi, ovviamente, i titolari che operano in maniera singola e indipendente.
Sono peraltro inclusi i soggetti che abbiano beneficiato in precedenza dell’applicazione IVA secondo modalità ordinarie (come lavoratori agricoli ed operatori dell’intrattenimento) ma anche eredi, curatori fallimentari e talune forme di società coinvolte in rapporti di scissione (incorporanti e beneficiarie).
Resta escluso dalla dichiarazione IVA un ampio ventaglio di categorie professionali, esonerato quindi dalla trasmissione della dichiarazione IVA all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di contribuenti che per l’anno di riferimento abbiano operato esclusivamente con operazioni esenti; persone fisiche in regime forfettario per attività d’impresa; contribuenti coinvolti in imprenditoria giovanile o mobilità con regime fiscale vantaggioso; produttori agricoli esclusi dal DPR 633/72.
L’esenzione dalla dichiarazione IVA riguarda poi gli esercenti del settore giochi, intrattenimento e simili esonerati dall’IVA ordinaria; le imprese individuali che hanno locato l’azienda e non esercitano altre attività rilevanti ai fini IVA; i soggetti passivi d’imposta con residenza UE ma non italiana coinvolti in operazioni non imponibili; i lavoratori del settore intrattenimento e spettacolo con particolari scopi istituzionali; i soggetti extra UE che nel paese di residenza hanno comunicato la propria posizione ai fini IVA per i settori telecomunicazione ed elettronica.
Dichiarazione IVA: tempi e modalità
I tempi di legge previsti per la dichiarazione IVA sono compresi tra il 1° febbraio e il 30 aprile. L’ultimo giorno del quarto mese dell’anno rappresenta quindi il termine ultimo per la presentazione del modello e configura la scadenza della dichiarazione, sebbene l’ultimo giorno di consegna sia riferito all’intermediario ricevente piuttosto che all’Agenzia delle Entrate.
Il superamento dei tempi di legge implica automaticamente l’applicazione di sanzioni sulla dichiarazione IVA. Tuttavia, i documenti dichiarativi presentati entro 90 giorni dal termine ultimo sono ancora validi, ad eccezione di alcune fattispecie minori. Oltre i 90 giorni si incorre in sanzioni fino al 240% in caso di debito d’imposta e fino a 2.000 euro nei casi in cui l’imposta non sia dovuta.
La modalità telematica è l’unica prevista per legge per l’invio della dichiarazione IVA. I contribuenti possono inviare il modello in maniera autonoma attraverso i canali dell’Agenzia delle Entrate, tramite i CAF, tramite altri intermediari abilitati e consentiti dallo Stato.
Dichiarazione IVA integrativa
La dichiarazione IVA integrativa è invece il modello che il contribuente titolare di partita IVA può inviare in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate qualora si accorga di non aver rispettato il termine ultimo del 30 aprile. L’invio è possibile fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata trasmessa la dichiarazione IVA oltre scadenza.
Dichiarazione IVA: novità 2023
Come ogni materia disciplinata per legge, la normativa sulla dichiarazione IVA ha subito modifiche più o meno recenti per via del cambiamento di contesto. Quelle più recenti del 2022 riguardano le compensazioni in termini percentuali riservate agli agricoltori riguardanti il regime speciale che li riguarda; le attività relative a beni e servizi funzionali al contrasto della pandemia e, infine, le regole innovative inerenti l’applicazione dell’IVA alle transazioni delle piattaforme di commercio elettronico (e-commerce).
Conclusioni
La dichiarazione IVA è solo uno dei numerosi processi di natura contabile e fiscale che interessa la gestione d’impresa e, nei casi individuali, i titolari di partita IVA. Entrate e uscite, soggetti coinvolti, esenzioni, tempistiche, modalità di trasmissione agli intermediari, scadenze ed eventuali sanzioni. La disciplina è senza dubbio complessa e articolata.
La soluzione ideale per snellire le fasi operative e minimizzare gli errori è quella di digitalizzare in maniera ottimale tutte le operazioni interne prima di procedere alla trasmissione dei modelli all’Agenzia delle Entrate. È già successo alle aziende coinvolte nei processi di gestione interna legati ai costi delle attività svolte dai dipendenti subordinati.
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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare
- La dichiarazione IVA contiene le operazioni passive e attive effettuate nell’anno precedente a quello in cui la stessa viene presentata. È un modello da presentare in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
- I soggetti interessati sono i possessori di partita IVA coinvolti in attività d’impresa in ogni forma giuridica individuale o associativa. La legge prevede alcune eccezioni che configurano l’esenzione di dichiarazione.
- La dichiarazione IVA deve essere presentata tra il 1° febbraio e il 30 aprile di ogni anno. In caso di mancata trasmissione è possibile ricorrere alla dichiarazione integrativa entro i cinque anni successivi. In alcuni casi sono previste sanzioni fino al 240% o 2.000 euro.
Valerio Gay
Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.