IVA
Detrazioni IVA su pedaggi autostradali
Valerio Gay
Team lead - Account manager
Aggiornato il
Al termine di qualunque percorso autostradale non viene mai rilasciato alcun giustificativo fiscale al viaggiatore. Il ticket di ingresso viene riscosso al casello di uscita previo pagamento del corrispettivo e il rapporto di debito/credito tra le parti si esaurisce. Nella maggior parte dei casi non si creano quindi i presupposti giuridici per la richiesta delle detrazioni IVA su pedaggi autostradali. A meno che non si tratti di dipendenti subordinati o detentori di partita IVA. Ecco cosa succede in questa circostanza specifica.
Sommario
Attestato di transito e detrazioni IVA su pedaggi autostradali
In questo caso specifico, entrambi possono chiedere l’emissione del cosiddetto attestato di transito con cui certificare l’avvenuto spostamento tramite rete autostradale. Quest’ultimo rappresenta l’equivalente di una comune fattura o di un documento probatorio che conferma l’utilizzo delle tratte a pagamento. L’attestato di transito rappresenta il presupposto per la successiva emissione della fattura.
Tuttavia, la richiesta dell’attestato agli enti concessionari autostradali è possibile solo in forma scritta da parte dei viaggiatori ai sensi dell’articolo 1 del D.M. 1979. Deve essere inviata tramite la compilazione di una modulistica apposita, definita Modulo di richiesta fatturazione pedaggi, correlata dai documenti che attestano l’avvenuto pagamento del pedaggio.
L’attestato di transito che consente di usufruire delle detrazioni IVA su pedaggi autostradali deve necessariamente contenere due blocchi di informazioni all’interno della modulistica A e B1. Il primo riguarda la ragione sociale dell’impresa presso cui è assunto il dipendente subordinato, completo di anagrafiche del viaggiatore; in caso di libero professionista saranno necessari i dati personali del detentore di partita IVA.
Il secondo blocco di informazioni riguarda la distinta dettagliata dei percorsi, dall’entrata all’uscita autostradale, correlata dalle date di viaggio, dal numero di targa del veicolo e dalle specifiche del mezzo usato, oltre che dall’importo pagato al casello. Il destinatario verso cui inviare la modulistica è, ovviamente, Autostrade per l’Italia SPA. Per la corretta compilazione è opportuno verificare preliminarmente le indicazioni illustrate sul sito ufficiale dell’azienda.
Percentuali di detrazioni IVA su pedaggi autostradali
La disciplina delle detrazioni IVA su pedaggi autostradali prevede le stesse limitazioni previste per legge sui costi relativi all’utilizzo dei veicoli a motore, come le spese di carburante, di manutenzione, lavaggio e così via. Del resto, i costi di rifornimento configurano il caso specifico delle detrazioni benzina.
Il trattamento fiscale delineato dalla normativa stabilisce due percentuali di detraibilità IVA. Si applica il 20% per i mezzi ad uso promiscuo oppure non utilizzati in connessione all’attività professionale. Si applica invece il 100% delle detrazioni nei seguenti casi: per i veicoli il cui utilizzo è connesso all’attività d’impresa o all’esercizio della professione, anche per finalità artistiche; per i veicoli che costituiscono l’oggetto dell’attività d’impresa come il caso delle scuole guida o dei taxi; per i mezzi di massa superiore a 3,5 tonnellate con un numero di posti a sedere maggiore di 8 unità. Per inciso, l’IVA indetraibile è un costo deducibile per l’imposizione diretta.
Categorie analoghe alle detrazioni IVA su pedaggi autostradali
I dipendenti subordinati in trasferta configurano categorie di decurtazioni analoghe alle detrazioni IVA su pedaggi autostradali. A livello esemplificativo, e senza pretesa di esaustività, ecco una panoramica delle tipologie previste dalla normativa.
L’attività lavorativa in esterna presuppone generalmente costi di vitto e alloggio che implicano potenziali detrazioni per alberghi e ristoranti, spostamenti con veicoli a motore che configurano detrazioni auto e relative detrazioni benzina oppure viaggi su linea ferrata che comportano eventuali detrazioni per biglietti del treno. Differenti, sono quelle inerenti alle spese telefoniche, non necessariamente sostenute in trasferta, che configurano la fattispecie delle detrazioni per cellulari.
La normativa prevede anche tipologie svincolate dal mero svolgimento dell’attività professionale in trasferta come le detrazioni omaggi, le detrazioni intracomunitarie e le detrazioni pro-rata.
Conclusioni
La disciplina delle detrazioni IVA è senza dubbio ampia e articolata. La lista di decurtazioni appena illustrate, comprensiva delle detrazioni IVA su pedaggi autostradali, dimostra la numerosità dei casi disciplinati dalla normativa e comporta un’evidente complessità di gestione di tutte le forme previste, soprattutto se applicate su grossi volumi di dipendenti o transazioni.
La complessità si riscontra sul piano contabile, amministrativo e di controllo. Le varie fasi terminano generalmente con il rimborso al soggetto interessato, per cui gli errori potenziali in termini di risarcimento impattano negativamente sulla redditività d’impresa. Per le aziende coinvolte in questi processi è quindi opportuno studiare o semplicemente adottare soluzioni gestionali che limitino i rischi da ogni punto di vista.
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Per concludere: 3 punti chiave da ricordare
- Le detrazioni IVA su pedaggi autostradali sono subordinate alla presentazione della modulistica di Attestato di transito, da compilare e inviare ad Autostrade per l’Italia SPA.
- La detrazione del 20% è destinata ai mezzi per uso promiscuo e per i veicoli non utilizzati in connessione all’attività professionale.
- La detrazione del 100% è destinata ai veicoli utilizzati per attività d’impresa anche per finalità artistiche; per i veicoli oggetto dell’attività d’impresa, come il caso delle scuole guida o dei taxi; per i mezzi di massa superiore a 3,5 tonnellate con oltre 8 posti a sedere.
Valerio Gay
Valerio Gay ha acquisito un’ampia esperienza presso Weekendesk e Qonto. Attualmente Team Lead Account Manager per l’Italia a Mooncard, supporta i clienti nell’utilizzo della soluzione e facilita l’integrazione delle note spese all’interno contabilità aziendale. Appassionato di economia, contabilità e diritto, Valerio rimane aggiornato sulle ultime tendenze di mercato e regolamentazioni.